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Accovacciato su uno sperone di roccia, San Chirico Raparo è un rincorrersi di vicoli e piccole piazze, su cui troneggia Torre San Vito.
Il primo nucleo abitativo risale all'epoca angioina, e si sviluppò intorno ad un fortilizio, scomparso poi con il sisma del 1857.
Nel XIX secolo San Chirico si affermò per la manifattura tessile. Infatti nel paese esisteva un laboratorio per la tessitura del cotone e della ginestra.
Tra le architetture storiche, spicca la Chiesa Madre, costruita di fronte ai resti del castello.
La Chiesa, consacrata a San Pietro e Paolo, conserva svariate opere del XVI-XVII secolo, come un Crocifisso ligneo e una Madonna col Bambino.
Alle pendici del Monte Raparo sgorgano due sorgenti di acqua sulfurea: la Santa Quaranta e la Cortignano. Le proprietà dell'acqua delle sorgenti offrono benefici nella cura delle malattie della pelle e dei reumatismi.