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Periodo storico di riferimento: Inizi '900 – fine anni '70
Fonti di riferimento: Racconti di persone anziane (Dibuono Filippo)
Descrizione del mestiere
Il mugnaio era il proprietario del mulino che metteva a disposizione dei privati il suo stabile per la produzione della farina.
I privati, si rivolgevano al mugnaio per macinare il grano prodotto in grandi quantità in estate (luglio-agosto) al fine di ottenere la farina utilizzata per la lavorazione di prodotto caserecci come pasta del pane. I primi mulini funzionavano grazie alla forza dell'acqua, che erano dotati di una torretta che permetteva l'accumulo dell'acqua, proveniente da sorgenti limitrofe, allo stabile, dall'interno di questa struttura, per caduta si metteva in azione una ruota di legno che facilitava l'azione delle "macine" che macinavano appunto il grano.
Ottenuta la farina, le donne provvedevano a setacciarla per eliminare le impurità, la "crusca", utilizzata come mangime del bestiame (maiali).
Il mulino svolgeva la sua funzione durante tutto l'anno, infatti il grano prodotto in estate veniva immagazzinato e utilizzato dai privati anche nei mesi invernali.
Giudizio di sostenibilità
Il Borsista deve esprimere il proprio sintetico parere circa la riproponibilità in chiave moderna di quell'antico mestiere.